<<Nella jungla dovrai stare finché un 5 e un 8 non compare>>
Questa la frase del terribile gioco in scatola del film “Jumanji”, che risucchiava le persone facendole incappare in mille peripezie.
Robin Williams entra nel gioco da bambino e non riesce a uscirne per tantissimo tempo.
Questa è la solita fine che toccherà ai malcapitati che decidono di iniziare a ballare affidandosi al primo che capita.
Esatto, trovare un buon corso di ballo equivale a muoversi in una jungla, una jungla fatta di corsi farlocchi e maestri improvvisati.
Se non ti capita un giro di dadi buono siete fottuti, sprecherete i primi e più importanti anni del vostro apprendimento dietro a insegnamenti inutili e fuorvianti.
PERCHÉ IMPARARE A BALLARE È UNA JUNGLA
La mentalità tipica italiana porta chiunque abbia praticato un’attività per 2-3 anni a livello amatoriale a ritenersi un esperto.
Ci sono gli Allenatori che al massimo hanno giocato qualche partita all’oratorio, pugili senza un incontro all’attivo e persone che, dopo aver fatto la gara di ballo alla sagra del fritto di Serpiolle, si sentono improvvisamente esperti di danza.
Tutti loro sono intimamente convinti di aver compreso tutti i segreti della loro attività, e un po’ mi fanno anche tenerezza. È tipico di chi scopre le prime regole che governano uno sport, di credere di esserne già padrone, mentre il vero esperto si accorge che la conoscenza di uno sport e di tutte le sfaccettature che lo compongono, passa attraverso anni di studio e test.
“il vero saggio è colui che sa di non sapere”
In tutte le città ci sono decine di questi corsi di ballo dove l’improvvisato di turno insegna in ordine:
-tutto quello che gli passa per la testa la sera;
-il passo che hanno imparato il giorno prima;
-passi e balletti idioti per svagare e confondere le coppie che altrimenti si annoierebbero.
COME FACCIAMO A NON FINIRE DENTRO JUMANJI
Beh, imparati non si nasce.
Chi inizia a ballare non ha le conoscenze tecniche per decidere se il corso che frequenta è veramente un corso serio oppure è un corso fuffa. Ad un novizio può sembrare esperta anche una coppia che compie due giretti e una giravolta con la rosa in bocca, atteggiandosi come il maradona della sala.
Quando la coppia avrà sviluppato queste capacità avrà già sprecato almeno 1-2 anni di danza. Avrà accumulato una montagna di nozioni errate e abitudini motorie scorrette e dovrà impiegare gli anni successivi, per pulire la mente da tutte le idee errate.
Come facciamo allora a non infilarsi nella scalata di questa montagna di cacca?
È mio dovere venire in vostro aiuto e fornirvi delle dritte per capire se il corso che avete scelto è un corso credibile per avvicinarsi al mondo della danza!
1-INIZIATE A VEDERE COSA DIMOSTRA IL MAESTRO
Il maestro DEVE dimostrare con i risultati!
Ovvero deve dimostrare di avere un livello tecnico adeguato con il proprio ballo o deve dimostrare di riuscire a creare coppie di buon livello.
Queste due cose si possono ottenere solamente attraverso un lavoro di anni e anni, necessitano conoscenze a 360° sul ballo e sull’insegnamento.
Sono traguardi non raggiungibili dall’insegnante che di giorno lavora in macelleria e la sera diventa esperto di danza.
Io amo mangiare non ho niente contro i macellai, ma se voglio imparare a ballare non mi reco in macelleria! Così come nessuno è mai venuto a un corso di ballo a ordinare mezzo kg di macinato!
Invece molti di questi Pseudo-Insegnanti convincono i novizi che loro sono i più adatti ad insegnare a chi non ha mai ballato, perché hanno un linguaggio più alla mano e sono meno tecnici.
STRONZATE!!!
Io sono d’accordo che chi inizia si deve divertire e tutto deve essere scherzoso e piacevole.
Però se dopo un anno di insegnamento ridendo e scherzando ancora non ho capito un ca*** due domande inizierei a farmele!
Dietro alla facciata divertente e ludica del corso ci deve essere un linguaggio e un metodo di insegnamento solido e strutturato.
E l’unico linguaggio che funziona nel ballo, è quello di chi padroneggia le tecniche e sa cosa è meglio insegnare in un dato momento alla coppia, perché ha già passato quelle situazioni centinaia e centinaia di volte!
2- FATEVI SPIEGARE E ANALIZZATE IL METODO DI LAVORO
Un buon corso deve avere determinate caratteristiche:
-Pianificazione settimanale delle lezioni e dei balli da studiare.
Ogni settimana si deve sapere chiaramente che balli si farà la sera stessa e cosa si dovrà fare nelle lezioni successive.
–Stabilità e presenza costante dell’insegnante.
Il maestro non si deve limitare a mostrare i passi, ma deve costantemente
supportare e tenere sott’occhio la coppia.
-Programmazione delle figure e delle tecniche da insegnare.
Le figure da insegnare devono seguire un grado di difficoltà crescente, per non mettere in crisi gli allievi e far crescere le loro capacità gradualmente
-Presenza di supporto all’apprendimento fuori dal corso.
Io in tanti anni passati a girare il mondo della danza, nella mia città non ho mai trovato niente che riesca a soddisfare tutti questi requisiti.
Molti corsi non seguono adeguatamente le coppie, altri non hanno maestri “adeguati”, altri insegnano quello che piace al maestro in un dato momento e sopratutto, una volta spenta la musica…
se non avete capito sono problemi vostri!
Questo non solo per chi inizia, anche per ballerini di un livello più alto non è facile trovare tutti questi requisiti soddisfatti.
Il metodo che ho ideato nasce proprio per soddisfare tutti i precedenti punti. La coppia sarà seguita a 360° durante il corso e sarà aiutata anche fuori da esso, quando a casa tenta di ripetere gli insegnamenti.
Scopri in cosa consiste visita www.sosdanza.com
Prossimamente andremo anche ad analizzare a fondo le caratteristiche di un buon metodo di lavoro sviscerandole una ad una…..
A presto e tornate a tuffarvi nell’archivioDanza.
Ci sono insegnanti che nemmeno sanno il tuo nome dopo 2 mesi di corso e lo trovo allucinante. Sto vivendo questa situazione( sopra descritta )e devo dire che è demotivante ma dato che a me piace ballare io non mollero’ e nel caso non vedessi cambiamenti cambierò subito insegnante.
Grazie dei consigli