Fin dai miei primi giorni di insegnamento mi resi subito conto di una triste realtà.

Le persone che iniziano a ballare NON sentono il tempo.

Molte persone che ballano da anni NON riescono ad andare a tempo.

Osservare i principianti muoversi come zombie incuranti della musica e sentirsi dire:

<< io so’ tembista, mi muovo di natura sulla moseca>>

Tempista sto’ cazzo. Se toglievo il tango e mettevo come audio il rumore di un treno merci non riusciva nemmeno a sentire la differenza.

Però il tempista non lo sa e va avanti fiero per la sua strada.

PERCHÉ ANDIAMO “FUORITEMPO”?

Ci sono 3 importanti fattori che portano una coppia ad andare “fuoritempo”:

  1. NON SENTIAMO LA MUSICA.
    Il nostro orecchio non è abituato a percepire le battute musicali, che appaiono tutte
    inesorabilmente uguali.
  2. NON SAPPIAMO LE VELOCITÀ DELLE FIGURE
    Sentiamo il tempo ma non sappiamo dove mettere i tempi “sincopati” gli “slow” e i “quick”
    (passi lenti e veloci)
  3. NON ABBIAMO LA TECNICA PER MANTENERE LA VELOCITÀ ADATTA.
    Sentiamo il tempo, sappiamo le velocità giuste in teoria, in pratica però andiamo
    fuoritempo perché non abbiamo le caratteristiche tecniche per mantenere il giusto ritmo
    con le gambe e il corpo.

Oggi ci occuperemo in special modo del primo punto.

SENTIRE IL TEMPO!

Requisito indispensabile su cui poi imparare i cambi di velocità e la tecnica di movimento.

PERCHÉ NON SENTIAMO IL TEMPO MUSICALE?

Ci sono molti fattori che portano sia i ballerini principianti che quelli avanzati ad avere difficoltà nel percepire le battute musicali.
Vediamo i motivi principali:

  • Mancanza di attitudine all’ascolto della musica.
  • Difficoltà elevata delle musiche da ballo (estremamente diversa dalla musica che ci viene proposta quotidianamente).
  • Molteplicità di fattori che dobbiamo controllare durante il ballo (posizione, contatti, piedi, coppie).
  • Mancanza di tempo dedicato all’esercizio specifico di questa abilità.

COME CI ABITUIAMO A SENTIRE I BATTITI MUSICALI?

Questo è il percorso che fa la musica nel nostro cervello.
Tutto molto bello, ma come faccio a sentire i battiti musicali? A me sembrano tutti uguali!
Esercitatevi nell’ascolto di centinaia di brani di difficoltà sempre crescente. Mano a mano che l’orecchio (il cervello) si abituerà alle sonorità, vedrete che riuscirete a cogliere sempre più particolari.

Adesso vi racconto come mai ho imparato il tempo fin da piccolo:

Quando ero bimbetto mia mamma ascoltava musiche da ballo sul lettore cd (allora c’era il walkman, sono vecchio??) ed era solita sfidarmi a riconoscere le varie melodie.

Mi chiedeva che ballo era, dove erano le battute. Insomma per gioco ho imparato a riconoscere e percepire bene i battiti in tutti i balli, fraseggi compresi.

Ovviamente il miglior modo per far imparare le cose ad un bambino è sfidarlo.

Mi ricordo ancora che avrò sentito un tango almeno un centinaio di volte per imparare dove iniziava la frase ecc ecc..

Senza volerlo mia madre è stata la mia insegnante di musica.
Guardate adesso questo schema.

NO, NON È LA SETTIMANA ENIGMISTICA.

È uno schema preso da un libro di neuroscienze dove si vede come il cervello crea connessioni.

Quando facciamo una cosa nuova (A) i neuroni iniziano a creare legami tra loro.

Se ripetiamo più volte un azione alcuni legami diventano stabili (B).

Dopo mesi di prove si forma una rete di connessioni permanente (C).

Purtroppo per arrivare alla terza situazione non basta azzeccare la partenza di un fox, dobbiamo dedicare mesi e mesi all’ascolto della musica in modo che il nostro cervello riesca ad analizzarla sempre più a fondo.

Si, Ma Mentre Ascolto La Musica Devo Fare I Salti Mortali!

Solamente chi ha ballato e studiato per molto tempo può veramente capire quando sia difficile riuscire ad seguire il tempo musicale e allo stesso tempo controllare tutte le cose che un bravo ballerino deve padroneggiare.

È UN FOTTUTO LAVORO DI EQUILIBRISMO!

  • Mantenere la posizione.
  • Muoversi nelle giuste direzioni
  • Ricordarsi la sequenza dei passi.
  • Non uccidere le coppie vicine.
  • INFINE SEGUIRE LA MUSICA.

Avete capito bene, ci manca una bella granata nel culo e spazziamo anche la pista.

COME POSSIAMO RIUSCIRE A FARE TUTTO CONTEMPORANEAMENTE?

Ricordate la vostra prima volta al volante di un’auto?

Panico, movimenti impacciati e macchinosi, concentrazione tale da isolarvi dal mondo esterno.

Adesso scommetto che mentre viaggiate riuscite a:

  • cambiare marce.
  • controllare la radio.
  • smessaggiare su whats’up
  • fumare
  • truccarsi (si sa, le donne riescono a fare più cose dell’uomo contemporaneamente)

insomma, ma la macchina chi cazzo la guida?

Il vostro cervello medio, che rende automatiche le cose e le situazioni che vivete più frequentemente.

UN PICCOLO METODO “FAI DA TE” PER DIVENTARE UN TEMPISTA

Vai in sala da ballo e non distingui il valzer dal canto dei grilli nel campo?

Sei un competitore balli bene e ti fischiano fuori dalla gara perché non senti il tempo?

Bene, ho la cura che fa per voi!

Voglio regalarvela qui, GRATIS!

MA C’È UN PROBLEMA.

<<SE NON AVETE VOGLIA DI APPLICARVI ALMENO 10 MINUTI AL GIORNO POTETE ANCHE CHIUDERE LA PAGINA E TORNARE AI VOSTRI HOBBY.>>

Se invece avete preso conoscenza che per imparare ad ascoltare la musica l’esercizio è fondamentale, potete segnarvi questo piccolo piano di lavoro.
Iniziamo:
STEP N°1

Mettiti comodo sul divano rilassato, ascolta le musiche e prova a contarne i battiti.

STEP N°2

Quando riesci a seguire la cadenza, togli la musica per 10 secondi e poi rimettila.
Se hai memorizzato dentro di te la giusta cadenza del ballo che stai ascoltando dovresti ritrovarti a contare sempre il giusto tempo.

STEP N°3

Ripetere il punto uno, invece che stare seduti provate a fare figure di base sul posto seguendo sempre il tempo.

STEP N°4

Ripetere il punto due, eseguendo però figure di base invece di stare seduti.

 

Praticando questa sessione almeno 4 volte a settimana vedrete che affinerete di molto le vostre capacità.

Così sarete veramente pronti per provare a seguire il tempo in allenamento durante il vostro programma. Provate e fatemi sapere come vi trovate dopo 3 mesi.

A presto, tornate a tuffarvi nell’archiviodanza.

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