DAVIDE CONTRO GOLIA

Con questo articolo voglio deliziarvi con una perla rara proveniente da uno stage svoltosi oramai 6 anni fa.

Bella location, tantissime coppie desiderose di apprendere il ballo, maestri di altissimo livello. Insomma, le classiche riunioni del cazzo dove si spiegano al 90% cose a cui non frega niente a nessuno!

Nel pomeriggio viene avviata una lecture dal titolo:

METODOLOGIE DI ALLENAMENTO.

Una coppia di campioni spiegò l’importanza di allenarsi con continuità, per una quindicina di minuti rimase sempre a parlare di questo aspetto.

Nel momento più soporifero uscì fuori il GENIO!

<<Cos’è il Genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione.>>

Rambaldo Melandri   (Gastone Moschin)  Amici Miei

Il Genio, una signora di una sessantina d’anni, principiante, che si alzò e disse:
<<si, io capisco che mi devo allenare, riallenare ecc…. Ma io ho un problema! Cosa alleno se io non riesco a ricordarmi le sensazioni e i movimenti che mi avevano spiegato a lezione? Come posso fare per imparare a memorizzare meglio le sensazioni?>>

E GELO FU!

Il campione fu colto impreparato da questa domanda molto intelligente, annaspando in mille discorsi continuava a ripetere:

<<dovete allenarvi di più, provare di più>>

Dopo aver ripetuto altri cinque minuti il concetto disse alla signora:

<<Sono stato esauriente?>>

e la signora:

<<NO, NON MI HA RISPOSTO!>>

IO HO ADORATO QUESTA SIGNORA!

È riuscita a dimostrare in 5 minuti che:

  • Una domanda intelligente vale più di mille insegnamenti.
  • Pensare sempre con il proprio cervello aiuta a capire in modo migliore i problemi.
  • L’intelligenza non ha categoria di ballo (una b3 ha posto una domanda di alto livello)

La signora aveva posto un quesito di un’importanza a mio avviso IMMENSA, il campione non era in grado di rispondergli sul momento, probabilmente perché nella sua carriera non ha mai dovuto affrontare questo aspetto.

Nel 95% degli atleti il problema di non ricordare e non memorizzare le spiegazioni si presenta con cadenza settimanale.

Volevo quindi analizzare con voi quali sono i 5 punti che garantiscono un buon apprendimento.

L’ATTENZIONE

Avete presente il bambino che a scuola guarda il maestro con lo sguardo perso nel vuoto pensando al pallone, ai videogames e tutte le altre cose della sua vita?

Beh, voi spesso siete dei PICCOLI FANCIULLINI per dirla alla Pascoli.

La spiegazione del maestro se non abbiamo un sufficiente grado di ASCOLTO CONSAPEVOLE, NON PRODUCE CAMBIAMENTI NEL NOSTRO CERVELLO.

Se riuscite a sviluppare quella che gli studiosi chiamano ATTENZIONE CONSAPEVOLE sperimenterete durante la lezione una vera e propria lezione di meditazione.

Ricordi, rumori, fame, sete, sonno, non sentirete niente perché il vostro cervello è focalizzato tutto sulla spiegazione.

  • Invece molte persone durante la lezione:
  • Fanno pipì.
  • Controllano l’orologio.
  • Salutano i passanti.
  • Si lamentano di altre cose al di fuori della spiegazione.

Insomma pensano a tutto tranne a concentrarsi veramente sui concetti che il maestro vuole impartirgli.

SIETE DELLE FOTTUTE GAZZE LADRE.

Qualunque cosa che passi attorno a voi vi distrae, se non vi ricordate in modo preciso i concetti è COLPA DEL VOSTRO BASSO GRADO DI ATTENZIONE.

2 L’ESPERIENZA

 

L’esperienza (ovvero il provare sulla nostra pelle una determinata cosa) è la chiave che apre le porte delle nostre emozioni.

Gli studiosi dicono:

<<Le emozioni sono il più potente fissativo per i ricordi nel vostro cervello!>>

NON FATE LI GNORRI!

So benissimo che ricordate il giocattolo preferito per natale da bambini, la prima ragazzetta/o che vi ha fatto fare un tour anatomico, la vostra prima gara ecc..

Grazie alle potenti emozioni di quei momenti potreste ancora raccontarmi molti particolari.

MALEDETTI, VI RICORDATE LA PULZELLA CHE VI HA SLINGUAZZATO 20 ANNI FA E NON RICORDATE COSA VI HANNO DETTO A LEZIONE IL GIORNO PRIMA?

Si, vi capisco!
Però adesso siamo qua per capire come fare un’esperienza della lezione il più possibile intensa.

  • provare con il maestro.
  • provare con la partner i cambiamenti e capire quali sono.
  • scrivere i cambiamenti.
  • fare dei video per rivedersi e vedere i movimenti corretti.

Tutto può aiutare a migliorare l’esperienza della vostra lezione. Sta a voi trovare l’elemento che vi scaturisce più sensazioni e emozioni positive.

3 L’ASSOCIAZIONE

Ovvero cercare di apprendere cose nuove attingendo alle conoscenze che già abbiamo.

Immaginate di non aver mai visto una pallina da tennis in vita vostra, se vi dico che ha le dimensioni di un’arancia e di colore giallo già avrete un’idea di cosa sto parlando.

La stessa cosa dobbiamo fare a lezione, capire i movimenti, paragonarli e confrontarli con altre figurazioni e azioni che già conosciamo per avere un’idea più tangibile.

Le coppie che riescono a fare paragoni e associazioni, capendo il perché si devono eseguire determinati movimenti riescono ad apprendere molto più velocemente.

Troppo spesso invece le coppie si limitano ad essere dei “robot” che eseguono in maniera NON SENZIENTE i movimenti che gli vengono detti loro dal maestro, non sviluppando mai determinate capacità di autocritica.

4 LA RIPETIZIONE

Mi ricordo quando da bambino guardavo il circo, amavo tutti gli animali e rimanevo estasiato dai giocolieri.

Come cazzo fanno a far volteggiare decine di birilli in aria facendolo apparire come una cosa più che naturale?

Ripetono il gesto centinaia di volte il giorno.

Una volta che con l’attenzione abbiamo capito un gesto tecnico, lo abbiamo fortificato attraverso l’esperienza e l’associazione, dobbiamo fare un altro step.

Diventare come i giocolieri. Dobbiamo ripetere il gesto decine e decine di volte.

Ripetere un gesto svariate volte aiuta le sinapsi del nostro cervello a creare nuove connessioni, mano a mano sempre più forti fino a che il gesto tecnico non diventerà automatico.

RICAPITOLANDO

Se avete problemi a ricordare con chiarezza ciò che vi dice il vostro maestro e giunta l’ora di farsi un bell’esame di coscienza.

Se riuscite a soddisfare tutte queste caratteristiche vedrete che ogni lezione apprenderete più particolari e nuove tecniche, il vostro bagaglio di esperienze si “amplierà” e sarete sempre più pronti al miglioramento.

 

Se invece preferite continuare a cercare scuse del tipo:

  • Sono vecchio!
  • La mia partner non capisce.
  • Ho troppe cose a cui pensare.
  • Non apprendo facilmente.

Beh, se dite queste cose…

VI MERITATE LA RISPOSTA CHE HANNO DATO ALLA SIGNORA
PRINCIPIANTE ALL’INIZIO!
 

Se invece non vi accontentate dei soliti luoghi comuni e desiderate capire come accumulare strumenti per potenziare le vostre capacità di apprendimento..

Continuate a tuffarvi nell’archivio danza.

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